Politica

Nuovo piano energetico regionale: le reazioni del mondo politico

Consiglio Regionale delle Liguria

[thumb:5305:l]Liguria. Sono di segno opposto le reazioni del mondo politico ligure all’approvazione dell’aggiornamento del piano energetico ambientale. Il consigliere democratico Nino Miceli, già nel corso del dibattito, ha posto l’accento sul fatto che il provvedimento, pur seguendo nelle linee di fondo il testo varato nel 2003 dalla giunta Biasotti, aumenti sensibilmente la possibilità di produrre energia alternativa: “Il piano di energia regionale era fermo a 8 megawatt: oggi lo portiamo a 120” ha infatti spiegato l’esponente Pd.

Il consigliere del centro-sinistra che ha anche segnalato come la scelta di puntare sull’installazione delle “pale” nelle aree portuali favorisca l’ambiente andando ad incidere sullo stazionamento delle imbarcazioni, fonte di consumo e dispendio energetico. “Gli incentivi alla produzione di energia eolica attraverso contributi specifici attivati dalla giunta regionale contribuiranno al suo sviluppo” ha poi concluso Miceli.

Perplesso invece Pietro Oliva, di Forza Italia: “Se le intenzioni potevano essere buone, di fatto la proposta passata oggi in Consiglio regionale evidenzia pesanti criticità, tutte di carattere burocratico-amministrativo, fortemente incidenti sulle procedure e sulla certezza di rilascio delle autorizzazioni all’installazione di impianti. Questi limiti compromettono seriamente la possibilità di sviluppo dell’energia eolica in Liguria”.

“La giunta regionale ha costruito un quadro autorizzativi tra i più rigidi e restrittivi d’Italia” ha affermato l’esponente del Popolo della Libertà.