[thumb:10529:l]Le difficoltà economiche di questo periodo non risparmiano la tradizionale festa di San Valentino. I rincari di oltre il 19% che hanno colpito i tradizionali regali tra innamorati, dai cioccolatini ai peluches, dai fiori ai profumi, infatti, avvolgono in un clima di austerity l’appuntamento del 14 febbraio. A farne maggiormente le spese saranno i giovanissimi che, come rende noto una indagine dell’Adoc, dovranno fare i conti (39%) con un budget ridotto di non più di 50 euro.
Non sarà facile trovare un regalo all’altezza visto che la lista dei rincari dei prodotti “tipici'” di San Valentino, messa a punto dai consumatori, è lunga: si va dal 25% in più per il classico mazzo di fiori, che resta nonostante l’impennata il regalo più gettonato della festa, all’8,2% in più per i cioccolatini; dal 9,5% per i pupazzi di peluches, i preferiti tra gli adolescenti al 33,3% in più sui biglietti d’auguri. Per molti, a quanto pare, la scelta sarà volta a riscoprire il senso non commerciale della ricorrenza, trascorrendo un pomeriggio o una serata con il partner senza “l’obbligo” del regalo.
Anche la classica cenetta al lume di candela risentirà del clima di recessione: quel 18% in più sul conto finale infatti, come registra ancora l’Adoc, potrebbe indurre il 46% degli “innamorati” a rinunciare all’opzione ristorante. Solo il 7% di coloro che hanno risposto all’indagine potrà permettersi di spendere oltre 200 euro, mentre il 69% delle coppie si orienterà verso un tetto massimo di 100 euro. Attesa inoltre la solita “valanga” di sms: milioni di messaggini d’amore per un volume d’affari, stima ancora l’Adoc, tra i 15 e di 18 milioni di euro.