[thumb:2140:l]Savona. “Aspettavamo con ansia questo provvedimento: ora in provincia di Savona potrà ripartire l’organizzazione dei volontari per la vigilanza del territorio, di cui siamo stati precursori”. Così il segretario provinciale della Lega Nord, Andrea Bronda, accoglie il disegno di legge sulla sicurezza approvato dall’aula di Palazzo Madama, che prevede la legalizzazione delle cosiddette “ronde padane”.
Gli enti locali avranno facoltà di avvalersi della collaborazione di associazioni tra cittadini che potranno segnalare agli organi di polizia locale “eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana o situazioni di disagio ambientale”. Le ronde, però, non potranno girare armate, secondo quanto previsto da un emendamento del Pd. Il testo dovrà ora passare all’esame definitivo della Camera.
“Per primi abbiamo lanciato con forza l’idea di ronde necessarie per monitorare il territorio, composte da semplici cittadini – precisa Bronda – L’idea aveva suscitato tanto scalpore quanto interesse la scorsa estate. Nel frattempo, non ci siamo fermati perché intimoriti, ma siamo rimasti in attesa di un vero e proprio riconoscimento giuridico. Ora riprenderà il lavoro per la costituzione di gruppi che costituiscano un valido aiuto alla dura lotta alla criminalità, affiancando le forze dell’ordine nella vigilanza”.
Prosegue Bronda: “Porteremo avanti a breve il discorso associativo, come accade in Veneto, e la gente potrà vedere i nostri volontari circolare per le strade accanto ai tutori istituzionali dell’ordine. Albenga e Cairo Montenotte saranno le città dove svolgeremo le prime attività di monitoraggio e tutela del territorio. La città di Savona, per ora, non rappresenta un’emergenza prioritaria dal punto di vista dell’ordine pubblico”.
Lo scorso maggio la Lega savonese aveva organizzato tre lezioni per le aspiranti vedette cittadine, trasferendo nozioni pratiche di pattugliamento, pedinamento e reazione ad aventuali aggressioni da parte di malintenzionati. “Ripartirà anche la formazione per preparare gli interessati – assicura il segretario provinciale del Carroccio – Ci sono situazioni che stanno diventando insostenibili. A San Giuseppe di Cairo, per esempio, dove una segnalazione anonima ci ha riferito dell’aggressione da parte di tre nordafricani ai danni di una donna che si trovava nella sala d’attesa della stazione ferroviaria. Nonostante le resistenze di alcune parti politiche, il provvedimento che ha avuto il via libera del senato va incontro ad una necessità crescente di sicurezza da parte della popolazione, che vuole tornare a riappropriarsi delle città”.
Con il sì al ddl nasce anche il “registro dei clochard” (le persone senza fissa dimora che si trovano sul territorio italiano dovranno essere registrate in un apposito elenco, istituito presso il Ministero dell’Interno) e la possibilità per i medici di denunciare all’autorità giudiziaria gli immigrati clandestini. “Anche queste iniziative le accogliamo con soddisfazione – sottolinea Bronda – Noi leghisti di antica data le aspettavamo da tempo”. Via libera dal Senato anche alla norma anti-graffitari: se il l’imbrattamento è commesso a danno di beni immobili o mezzi di trasporto pubblici e privati la multa potrà variare da 300 a 1000 euro; se invece è commesso su “cose di interesse storico o artistico” la sanzione pecuniaria sarà di 1500 euro; nei casi di recidiva, la multa salirà fino a 2500 euro (contro i 10 mila inizialmente previsti). Secondo il segretario della Lega savonese, anche questo “un provvedimento di buon senso”.