Economia

Vincolo idrogeologico: in Provincia attesa valanga di pratiche

Savona - provincia

[thumb:1208:l]Provincia. La Provincia di Savona, a partire dal primo gennaio, ha assunto la competenza in materia di vincolo idrogeologico per tutti i Comuni non ricompresi nelle nuove Comunità Montane, vale a dire la sfilza delle località costiere. Prima, invece, si occupava solo della città capoluogo. L’accumulo di pratiche e la diversa organizzazione potrebbero compromettere l’operatività del settore edilizio.

Chi volesse avviare interventi di tipo edificatorio in aree soggette a vincolo, dunque, dall’inizio anno non dovrà più utilizzare gli uffici delle Comunità Montane, bensì quelli della Provincia. Si dovrà quindi spostare, per esempio da Finale Ligure, da Alassio o da Cairo, sino a Savona. Gli uffici di Palazzo Nervi, però, sono ancora strutturati in modo da gestire soltanto il territorio di Savona città. Con il prevedibile risultato che le pratiche che affluiranno in via dei Sormano incotreranno intoppi per essere evase e accumuli di ritardo. Le aree soggette a vincolo idrogeologico, fra l’altro, interessano la maggior parte del territorio provinciale. Questo genere di “empasse” potrebbe riguardare non solo gli interventi di privati, ma anche opere di interesse pubblico.

“Non ci pare questo un buon sistema per agevolare l’economia della nostra Provincia, aggiungendo alla già infinita burocrazia italiana ulteriori ostacoli specifici per i savonesi – rimarca il consigliere regionale d’opposizione Matteo Marcenaro – Ma il fatto più imbarazzante di questa vicenda è che le ragioni che stanno alla base di questa scelta scellerata sono come sempre di ordine politico e cioè finalizzate a salvaguardare il ruolo della Provincia di Genova che, come noto, essendo Provincia coincidente con Città Metropolitana potrebbe essere abolita con maggior facilità, quindi attribuendo alla stessa più competenze si cerca di accrescerne l’utilità. Pazienza se questo comporterà enormi difficoltà all’economia di altri territori regionali. Ancora una volta la maggioranza di centrosinistra dimostra la propria scarsa considerazione del Ponente ligure, subordinandone le esigenze a quelle del capoluogo”.

Marcenaro ha annunciato che presenterà un’interpellanza urgente al presidente della Regione per chiedere “se non reputi opportuno ritornare su questa scelta mantenendo le funzioni del vincolo in capo alle comunità montane, eventualmente immaginando un percorso di trasferimento più meditato e meno improvvisato”.