Cronaca

Valbormida, reati in diminuzione: il bilancio dei carabinieri

Savona -Caci E Garau

[thumb:9276:l]Valbormida. Diminuiscono i reati commessi, in particolare i furti e le rapine. Il bilancio annuale dei carabinieri della Compagnia di Cairo Montenotte, guidati dal capitano Carlo Caci, registra un passaggio dalle 875 azioni criminose compiute nel 2007 alle 808 dell’anno appena concluso. I reati scoperti nel 2008 sono stati complessivamente 530, contro i 455 del periodo annuale di riferimento precedente. Circa il 50 per cento scaturiscono da querela. Le persone denunciate sono state 470 (370 nel 2007), mentre le persone arrestate 90 (110 nel 2007).

Gli arrestati per spaccio di stupefacenti sono stati 12 (27 i denunciati). E’ specialmente in aumento la diffusione dell’eroina e dell’hashish (è stato realizzato anche un sequestro di piantine di marijuana). E’ inoltre aumentata l’attività preventiva finalizzata alla sicurezza stradale: sono stati elevati 2800 verbali per infrazioni al codice della strada. Le denunce per guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di stupefacenti sono state 63. Sensibile diminuzione dei furti in genere, che passano dai 350 del 2007 ai 220 del 2008. Due i casi di estorsione venuti alla luce nel corso dell’anno appena passato. Le rapine sono diminuite da 7 a 2 (l’autore di una di queste ultime due è stato scoperto). Sono calati reati come le risse (nel 2007 avevano caratterizzato la stagione estiva, con venti persone denunciate tra Cengio e Altare). Gli uomini dell’Arma hanno arrestato e rimpatriato circa stranieri per violazione delle norme sull’immigrazione clandestina.

Due i fatti di sangue avvenuti nel corso del 2008 sul territorio valbormidese. A marzo, nella cittadina di Carcare, l’assassinio di una donna ottasettenne per mano del figlio Francesco Briano, ex ferroviere di 63 anni, che qualche ora dopo uccise anche l’amante a colpi di pistola in un centro anziani a Fontanelle di Boves e infine si tolse la vita rivolgendo l’arma contro se stesso.

La notte del 2 febbraio, invece, nel parcheggio dell’ospedale di Cairo, il pestaggio che costò la vita a Roberto Siri, artigiano edile trentasettenne, finito al centro di una terrificante spedizione punitiva. Proprio domani, martedì 13 gennaio, si svolgerà l’udienza preliminare per il delitto Siri. Sul banco degli imputati ci saranno Samuel Costa e gli albanesi Orges Goxhaj e Ervin Zela. Non ci sarà invece Arjan Quku, fuggito subito dopo l’agguato mortale e tuttora latitante (“Continua ad essere ricercato in Italia e all’estero” assicurano gli inquirenti). Samuel Costa, fra l’altro, dovrà presentarsi anche dinanzi al giudice per la seconda udienza del processo sull’aggressione a Salvatore Tomaselli, l’amico che Siri aveva accompagnato al pronto soccorso perché rimasto ferito in una delle risse avvenute poco prima nei pressi della discoteca “B-Spider” di Bragno.

“I miei ringraziamenti vanno alla cittadinanza – afferma il capitano Caci – perché possiamo contare sulla disponibilità della gente nella nostra attività investigativa. Invito tutti coloro che sono testimoni di un reato a renderci partecipi di dubbi e informazioni: tutto può essere determinante nel risolvere un caso. Abbiamo contatti continui con le istituzioni e nelle scuole abbiamo sviluppato diverse conferenze sulla cultura della legalità, perché è dai giovani che parte l’impegno per una comunità più sicura”.