Leggiamo con interesse e anche con preoccupazione la nota dell´assessore regionale alla caccia, che in buona sostanza, afferma l´esistenza di una eccessiva crescita e proliferazione di cinghiali sul territorio della Regione Liguria e delle varie province. Addirittura parla di emergenza da contrastare, come ? con altri ed ulteriori “prelievi venatori” ipocrita eufemismo usato per definire piu´ cacciatori, piu´ doppiette, piu´ spari: la solita invasione militarizzata di uomini armati che affluiscono in mezzo ai boschi e vicino alle case coloniche per sparare ai cinchiali e a tutto cio´ che si muove.
Forse all´assessore Cassini non bastano gli oltre diecimila capi in piu´ abbattuti , nella stagione venatoria appena ultimata, ed allora si lanciano le basi per una ulteriore fase venatoria con altri abbattimenti di ungulati.
Oltre al numero eccessivo di presenze di cinghiali, si fa riferimento anche ai danni che questi ungulati farebbero alle colture. Sicuramente questo puo´ essere vero, soprattutto se le colture non vengono recintate di proposito, ma sarebbe opportuno che l´assessore, discretamente, andasse ad osservare i comportamenti di molti, non tutti, cacciatori nel momento dell´attivita´ venatoria: entrano senza chiedere alcun permesso dentro fondi privati, girano nei campi, spesso calpestando le colture, esplodono colpi con la doppietta nelle immediate vicinanze di case e centri abitati, senza preoccuparsi di dove finiscono le rose dei pallini, sui loro potenti fuoristrada con le ruote tassellate arano praticamente il bosco e i campi, con i gas di scarico dei loro mezzi inquinano l´aria in mezzo alla vegetazione, a volte non si vergognano di arraffare frutta o ortaggi dai campi coltivati all´interno di fondi agricoli…il tutto mentre affermano di inseguire la selvaggina.
Selvaggina che viene abbattuta in numeri sempre piu´ elevati, vi sono dei cacciatori che hanno ammesso di aver abbattuto ben 25 capi in una giornata, e nessuno ci verra´ a raccontare che la carne viene tutta macellata e mangiata. Infatti le trattorie che sono vicine agli Ambiti territoriali di caccia, stranamente hanno nel menu´, con una certa frequenza : carne di cinghiale, ragu´ di cinghiale, stufato di cinghiale, spezzatino di cinghiale…fra un po anche il gelato di cinghiale!!
La misura degli abbattimenti e´ colma, forse sarebbe opportuno dare un po di sosta alla macelleria che viene fatta a spese di tanti poveri animali.
Flavio Fiumara e Eleonora Pollero