[thumb:304:l]Cairo M. Regione, Comune di Cairo Montenotte e sindacati di categoria hanno manifestato una posizione unanime: serve un nuovo incontro al Ministero dello Sviluppo Economico per fissare le linee guida del nuovo assetto industriale e trovare una soluzione adeguata alle 170 unità lavorative escluse dal piano di rilancio. E’ quanto è emerso nella riunione di oggi pomeriggio che si è svolta nelle sede della Regione Liguria sulla vicenda di Ferrania.
“Abbiamo già inoltrato tre volte la richiesta al Ministero ma non ci hanno ancora risposto – ha affermato Fulvio Berruti della Filcem Cgil -. Solo attraverso un nuovo tavolo a Roma si potrà arrivare ad aggiornare l’accordo di programma sulla base del piano industriale e trovare un’intesa su nuovi strumenti di ammortizzatori sociali”.
Il Comune di Cairo Montenotte si è detto disponibile a trattare con la proprietà il contenzioso aperto sulla centrale a biomasse, dopo il ricorso al Tar presentato dall’azienda. “Sulla centrale stiamo discutendo con l’azienda, per noi restano le stesse condizioni: filiera corta del legno con biomasse vegetali e una compartecipazione societaria dell’amministrazione comunale cairese. Con la nuova centrale, in grado di bruciare fino a 110 mila tonnellate di legno all’anno, andrà in porto il porgetto di teleriscaldamento per Cairo, Carcare e Altare, e potrà attivare un circolo virtuoso per tutta la Val Bormida; per questo sarà importante sviluppare maggiori sinergie anche con il pacchetto di finanziamenti previsti per le piccole e medie imprese”, ha sottolineato il sindaco di Cairo Fulvio Briano.
La Regione Liguria, in attesa di un nuovo incontro romano, ha dato garanzie sulla piattaforma tecnologica, con un contributo di 10 milioni di euro: allo studio un progetto elaborato da Filse.
Intanto la proprietà ha già avuto contatti e incontri informali con i tecnici del Ministero: si attende ora la convocazione di un incontro tra tutte le parti.