Economia

Corteo di protesta contro l’ampliamento della centrale Tirreno Power

Tirreno Power Vado Ligure

[thumb:303:l]Vado Ligure. Il corteo per dire no alla potenziamento della centrale Tirreno Power di Vado Ligure, organizzato dall’associazione Uniti per la Salute, partirà questa mattina dalla piazza della Chiesa di Valleggia e si snoderà in direzione della centrale elettrica, davanti alla quale è previsto un momento di protesta civile, per poi concludersi in piazza San Giovanni a Vado, dove il presidente dell’ordine provinciale dei medici, Ugo Trucco, terrà un intervento sul tema “E’ diritto di ogni cittadino vivere in un ambiente salubre e sicuro”.

Alla manifestazione parteciperanno anche i volontari di Greenpeace. “Il governo Berlusconi ha fatto il possibile per annacquare gli accordi sul clima in Europa, ma sulle fonti rinnovabili non c’è riuscito – denuncia Francesco Tedesco, responsabile della campagna energia e clima di Greenpeace Italia – L’obiettivo sulle rinnovabili rimane ambizioso e occorre quindi promuovere le fonti pulite e bloccare il carbone”. “Sono diverse le centrali a carbone attualmente in fase di autorizzazione da parte del Ministero dell’Ambiente – aggiunge l’esponente ambientalista – Oltre a Vado Ligure, vi sono le centrali di Fiume Santo in Sardegna e Porto Tolle nel bel mezzo del Parco naturale del Delta del Po. Complessivamente si tratta di una potenza di circa 3.000 MW a carbone di cui l’Italia non ha bisogno”.

Secondo i dati dell’Associazione Nazionale Energia del Vento, in Liguria esiste la possibilità di realizzare 280 MW di eolico al 2020, creando oltre mille “colletti verdi”. “Per questo sosteniamo la Regione Liguria contro l’ampliamento di Vado Ligure e per la chiusura immediata della centrale Enel della Lanterna a Genova e la invitiamo la a promuovere una forte iniziativa sull’eolico” conclude Francesco Tedesco.

All’iniziativa di protesta contro l’ampliamento della centrale vadese parteciperanno anche gli attivisti del gruppo Amici di Beppe Grillo di Savona. Chiedono il depotenziamento e la completa metanizzazione della centrale esprimendosi così: “Tirreno Power pretende di scambiare la costruzione di un nuovo gruppo a carbone con la salute dei cittadini sapendo benissimo che i due gruppi a carbone già presenti, ormai obsoleti, inquinano tre volte di più rispetto a quelli odierni e dichiarando non inquinanti quelli a gas metano”.

“Un comportamento etico – proseguono gli Amici di Beppe Grillo – vorrebbe che anche solo prima di pensare ad un eventuale ampliamento, Tirreno Power investisse nelle migliori tecnologie per l’abbattimento degli inquinanti dei vecchi gruppi, ma evidentemente si pensa solo a lucrare sulla salute dei cittadini, come è avvenuto per le prescrizioni propedeutiche al gruppo a metano, sempre rimandate e mai realizzate. L’ampliamento della centrale Tirreno Power porterà ad un aumento dell’inquinamento 30 volte superiore a quello dichiarato nel progetto dalla stessa Tirreno Power. Per questo motivo bisogna contrastarlo, non per altre questioni assai meno rilevanti”.