Lettera al direttore

Confesercenti: violazione delle regole sulle promozioni

La legge regionale 3 gennaio 2007, n. 1 agli articoli 109,110,111,112 e 113 detta le norme a cui è obbligatorio attenersi in merito a vendite straordinarie e promozionali, ed in base a questa normativa gli uffici addetti dei vari Comuni della nostra provincia dovrebbero vigilare per il rispetto della vigente legge che, piaccia o non piaccia, è tuttora in vigore e dovrebbe valere per tutti i comuni della regione liguria senza eccezione alcuna.

Le vendite di liquidazione (art. 110) si possono svolgere, per i tempi previsti dalla normativa, con ESCLUSIONE dei 30 giorni antecedenti il Natale e dei Saldi, così come per le vendite promozionali la proibizione decorre da 40 giorni prima dei Saldi. Ne consegue che a far data dal 24 novembre sono proibite le liquidazioni e le promozioni (come più volte indicato dalla nostra associazione nelle note informative agli associati).

L’unico caso in cui è possibile effettuare una vendita di liquidazione nei periodi indicati (i 30 giorni antecedenti il Natale ed i Saldi) è esclusivamente previsto in caso di chiusura definitiva dell’esercizio commerciale, ed anche in questa ipotesi l’esercente non potrà riprendere la medesima attività se non decorsi 180 giorni dalla data di cessazione.

Ora, questa legge che è in vigore nella nostra regione ha sicuramente bisogno di essere almeno in parte rivista, ma se è in vigore per chi è abituato a rispettare le leggi, riteniamo che debba esserlo PER TUTTI…

Le sanzioni previste per chi viola le normative di legge, ai sensi dell’art. 141, comma 1 e comma 2, sono particolarmente gravose in quanto vanno da 500 a 3000 euro, da 2.500 a 15.000 euro, giungendo sino alla chiusura immediata dell’esercizio. Da una rapida occhiata sui giornali degli ultimi giorni o secondo le segnalazioni di alcuni associati che chiedono parità di trattamento per tutti, in questo periodo prenatalizio pare che la normativa non sia applicata uniformemente sul territorio provinciale.

Vi sarebbero infatti alcuni “marchi”, gruppi o singoli, che, eludendo la normativa vigente pubblicizzano sconti o promozioni o liquidazioni o tagli prezzi che, se fatti in alcuni centri “più ligi al rispetto della normativa”scatenerebbero l’immediato intervento di vigili ed uffici preposti mentre in alcune “isole felici” come nel finalese, a Cisano sul Neva, a Vado ligure ed in alcune zone della stessa città di Savona passano sotto silenzio. Siamo certi che, anche a seguito di questa nostra nota, i Comuni interessati provvederanno a ristabilire la leale concorrenza perchè non può essere penalizzato chi si attiene a seppur discutibili regole.

Discorso a parte merita infine il cosiddetto “sottocosto” che non trova regolamentazione nella normativa regionale ma in quella nazionale e che è l’ennesimo regalo fatto alla grande distribuzione, l’unica che ha la forza e l’interesse economico ad applicarlo e pubblicizzarlo come una vera e propria “promozione”.


Franco Zino,
Presidente Confesercenti Savona