Cairo Montenotte. Domenica 21 dicembre, a Cairo Montenotte, si alzerà il sipario sullo spettacolo “Tutti uguali tutti diversi” con Oreste Castagna (Gipo Scribantino del Giornale del Fantabosco della Melevisione), Licia Navarrini (Balia Bea della Televisione), Danilo Bertazzi (Gia’ Tonio Cartonio della Melevisione), Lorenzo Brachetti (Milo Cotogno della Melevisione) e il più grande percussionista jazz Italiano Stefano Bertoli.
Si rinnova, così l’appuntamento con l’iniziativa “La Riviera dei Teatri – Solidale”, inserita nel circuito di promozione teatrale promosso dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Savona in collaborazione le Amministrazioni Comunali di Alassio, Albenga, Cairo Montenotte, Finale Ligure, Loano, Ortovero, Pietra Ligure e Quiliano.
Alle ore 16,00, sul palco del Nuovo Teatro Comunale Oreste con Lorenzo, Licia, Danilo cercheranno un sogno di pace. Le storie che gli interpreti racconteranno parlano della diversità che fa paura ma che permette lo scambio, dell’importanza del dialogo, della consapevolezza di appartenere tutti alla Terra, nostra casa, sotto un unico Cielo.
Si rivolge soprattutto alle famiglie, perché possano ancora sperare, crescere e dare un senso alla Vita con l’Amore. Non mancano nello spettacolo, che non vuole essere solo “sospeso” ma “calato” nella realtà, i riferimenti al mondo dell’infanzia e alle sue problematiche.
Nello spettacolo si intrecceranno storie, filastrocche, balli, canzoni, percussioni e dalla parola declinata nelle sue sfumature più fantasiose si passerà al “fare”: lo spazio scenico sarà colmo di fili e cartoncini colorati che tagliati davanti al bimbo, danno corpo alle parole di ogni storia.
La serata de La Riviera dei Teatri Solidale – Provincia di Savona offrirà l’opportunità di raccogliere fondi destinati all’Associazione “Dott. Franco Guido Rossi” Assistenza domiciliare gratuita per malati terminali di Cairo Montenotte.
Il dottor Franco Guido Rossi nato nel 1924, medico chirurgo, primario del reparto di Chirurgia dell’Ospedale di Cairo Montenotte dal 1980 al 1985, morì per una grave malattia nel 1985. “Dopo la sua morte” spiegano i volontari dell’associazione, “un gruppo di medici fondarono, per onorarne la memoria, l’associazione Dott. Franco Guido Rossi, prima con lo scopo principale di agevolare con mezzi strumentali e finanziari l’attività dei medici e degli operatori sanitari, provvedendo all’acquisto di apparecchiature necessarie per lo studio e la terapia dei tumori, poi rivolgendo l’impegno, sempre più mirato ed efficace, nel settore dell’assistenza domiciliare gratuita a favore delle persone sofferenti che, pur essendo in gran parte destinate a non guarire, possono e devono essere curate al meglio. Oltre ad impegnarsi direttamente per alleviare il dolore nei malati, mira a far crescere una coscienza più attenta su questo problema in tutti coloro che operano nel campo della salute e dell’assistenza sanitaria”.
Proseguono i volontari dell’associazione: “La volontà di curare anche quando non si può guarire è stato il motivo di fondo che ha fatto nascere l’Associazione poiché nel grande progresso della medicina dei nostri giorni si è persa molta considerazione per i problemi del dolore e della sofferenza di tanti malati gravi, sia per gli aspetti fisici, sia per gli aspetti più generali in ordine emozionale, psicologico, sociale.
Per questi scopi l’équipe dell’associazione è formata da medici, infermieri, psicologi, fisioterapisti, volontari, che prestano la loro opera a domicilio”.
“I volontari – concludono – sono persone per le quali la solidarietà è un valore centrale nella vita ed offrono la loro disponibilità a chi è in situazione di difficoltà ed ha bisogno di aiuto. Possono svolgere mansioni organizzative, indispensabili per la gestione dell’associazione od essere impegnate nell’assistenza ai malati, per dar loro e alle loro famiglie quell’aiuto umano e sociale che si affianca alle prestazioni sanitarie”.