[thumb:9629:l]Provincia. Il presidente dell’Unione Industriali di Savona, Marco Macciò, alla vigilia dell’assemblea 2008 dell’associazione, lancia un segnale d’allerta evidenziando la crisi generalizzata che aggredisce anche l’economia provinciale: “Il trend è decisamente negativo. Per quanto riguarda l’industria, il peggioramento si è avvertito nel secondo semestre di quest’anno, dopo tre anni di buoni risultati, che hanno stimolato l’attività e gli investimenti in molte aziende. Questo consentirà di chiudere l’anno in modo ancora accettabile. Il fatturato complessivo sarà di poco inferiore all’anno precedente ed anche l’occupazione, seppure in lieve calo, si manterrà su livelli soddisfacenti. Ci preoccupano il 2009 e, prevedibilmente, il 2010”.
A conferma dell’importanza dell’industria savonese c’è il fatto che essa concorre per il 25% alla formazione del Pil provinciale, dato superiore alle altre province liguri. Del resto alcuni comparti si sono rivelati trainanti. Primo fra tutti quello vetrario con 60 milioni di investimento sugli impianti produttivi da parte delle tre più importanti aziende del territorio e di 20 milioni da parte del complesso delle piccole e medie imprese.
Le avvisaglie di una crisi destinata ad aggravarsi riguardano soprattutto il comparto dell’automotive e quello dell’edilizia. Nel primo caso la crisi del settore a livello europeo sta mettendo a rischio il 10% dell’occupazione locale nel comparto. Nell’edilizia la stagnazione della domanda di residenziale e la contrazione degli investimenti in opere pubbliche metterà a dura prova un settore dal quale 9.000 persone traggono il reddito primario.
“L’incertezza sul futuro, la diminuzione dei consumi delle famiglie, la competizione a livello globale ed i suoi effetti imprevedibili metteranno a dura prova le nostre imprese e la nostra economia. Occorre reagire, con la tempestività, la flessibilità e la forza che più volte in passato abbiamo dimostrato di possedere” afferma il presidente dell’Unione, Marco Macciò, e aggiunge: “La priorità assoluta sono gli investimenti privati e pubblici, la piattaforma contenitori di Vado Ligure, il nuovo stabilimento di Piaggio Aero Industries a Villanova d’Albenga, la privatizzazione dell’aeroporto C. Panero, l’Accordo di Programma per il Rilancio dello Sviluppo della Valle Bormida sono progetti cantierabili nel primo semestre 2009, con un investimento complessivo che supera i 600 milioni di Euro, spendibili nei tre anni medi di realizzazione”.
[image:9631:r:s=1]L’Unione Industriali dedica un’attenzione particolare al tema energetico, componente prioritaria dell’economia savonese per la rilevante presenza in zona di impianti di produzione, di logistica delle materie prime e di imprese energivore; tutte attività che forniscono occupazione qualificata. La proposta di Tirreno Power per il potenziamento della centrale di Vado Ligure viene giudicata un progetto di rilevanza strategica per l’area savonese e per il Piano Energetico Nazionale.
“Le caratteristiche innovative della proposta, i contenuti tecnologici e l’attenzione posta alle problematiche ambientali e di risparmio energetico la rendono compatibile e realizzabile, nel rispetto della severa normativa europea che tutela l’ambiente e la salute dei cittadini e regola la concorrenza tra gli impianti produttivi localizzati nei paesi dell’UE” dice Macciò. “Con un’azione forte e coesa – aggiunge – enti pubblici ed imprenditori debbono perseguire insieme l’obiettivo di ridurre i costi della bolletta energetica per famiglie e imprese nell’ambito territoriale prossimo all’impianto di produzione”.
Il presidente dell’Unione Industriali di Savona ribadisce anche la necessità di incrementare gli investimenti in opere pubbliche e infrastrutture, utili per la quantità di lavoro generato e per il miglioramento, una volta realizzate le opere, della vivibilità del territorio. L’autostrada Albenga-Predosa, il progetto della Margonara, il porto turistico di Albenga, la trasformazione dei cantieri di Pietra Ligure, sono infrastrutture utili anche alla riqualificazione turistica della Riviera, a supporto dell’attività del sistema turistico locale, per il rilancio di uno dei settori trainanti dell’economia provinciale.
[image:9630:r:s=1]”La recessione rischia di mettere in ginocchio le aziende e ridurre il livello di benessere che abbiamo faticosamente raggiunto con il lavoro di molte generazioni” afferma Macciò, sottolineando come “la vera sfida è la capacità di continuare a garantire le risorse necessarie per mantenere il livello di infrastrutture e di servizi sociali di cui la nostra provincia ha una rilevante necessità”. L’esempio più significativo che cita è il Campus Universitario di Savona, che viene definito “una infrastruttura del sapere il cui sviluppo è indispensabile per i giovani e per le imprese”.
“Questo è il momento in cui è necessario mettere in campo una nuova capacità di governo del territorio” conclude Macciò, sollecitando le istituzioni, la Camera di Commercio, le organizzazioni sindacali e le categorie economiche a trovare l’unità e la determinazione indispensabili per cogliere le opportunità che sono alla portata del sistema locale savonese e possono costituire l’architrave dello sviluppo economico e sociale di questa provincia per i prossimi dieci anni.





