[thumb:4310:l]Regione. “Oggi stabilizziamo e rafforziamo le scuole della Liguria per i prossimi anni, mettendole al riparo dalle ipotesi di riorganizzazione prospettate dal Ministro Gelmini”. Così il vicepresidente e assessore all’Istruzione della Regione Liguria Massimiliano Costa ha commentato l’approvazione del Piano regionale di dimensionamento della rete scolastica approvato questa mattina dal Consiglio regionale.
“Non si chiuderà alcun plesso nemmeno quelli piccoli dell’entroterra e ovunque si mantiene il servizio agli studenti e alle famiglie – assicura Costa -; con questo piano si rafforzano le scuole deboli e si salvaguardano gli istituti secondari superiori, anche se piccoli, che hanno una specificità regionale”.
Con il piano di dimensionamento della rete scolastica approvato oggi aumenta il numero degli istituti comprensivi (scuole materne, elementari e medie insieme) nell’intento di garantire agli alunni e alle loro famiglie “quella continuità didattica ed educativa richiesta dagli indirizzi pedagogici più moderni e applicati da anni su scala nazionale nell’interesse degli alunni”, spiega il vicepresidente.
Il provvedimento, che sarà vigente dal prossimo anno scolastico 2009-10, è il risultato di un percorso di due anni portato avanti di concerto con le Province liguri, le quali hanno presentato i rispettivi piani di dimensionamento sulla base dei criteri stabiliti a livello regionale.
“La Regione – chiarisce Costa – ha accolto positivamente i 4 piani e, dove necessario per garantire il rispetto delle norme, ha proposto alle Province alcune soluzioni alternative per completare il percorso con la massima condivisione possibile e, con la massima trasparenza. Si è utilizzato stesso criterio in tutta la regione senza alcuna azione clientelare come evidenziato dagli emendamenti proposti dalla destra”.
Rispetto al territorio savonese e alle polemiche sollevate dal consigliere Marcenaro sul liceo scientifico di Finale “il Consiglio regionale – dichiara Costa – ha ritenuto, confermando la scelta della commissione, di proporre l’istituzione di nuovi corsi (linguistico, socio-psicopedagocico) per rispondere al meglio alle difficoltà logistiche che centinaia di studenti di quel comprensorio affrontano quotidianamente”.
E sulla polemica, sempre di Marcenaro, relativa alle istituzioni scolastiche delle due Albisole, il vicepresidente Costa risponde che “la scuola media dei Comuni attualmente non raggiunge nemmeno i 380 alunni, pertanto appariva chiaramente impossibile salvaguardarla. L’istituzione di due comprensivi appare invece il cammino più utile per la continuità educativa e didattica per alunni e famiglie”.