[thumb:9589:l]Quiliano. I carabinieri del nucleo operativo ecologico di Genova hanno denunciato sei persone responsabili, a vario titolo, di esecuzione dei lavori di decontaminazione dall’amianto in maniera non conforme rispetto al progetto approvato dal Comune di Quiliano.
La ditta committente e quella esecutrice dei lavori, nel corso della bonifica dell’ex deposito IP al confine con Vado e Savona, in via Briano, avrebbero svolto interventi secondo modalità diverse da quelle presentate in forma documentale. Si tratta di aziende specializzate in bonifiche con sede a Roma. Sarà ora l’autorità giudiziaria a valutare le posizioni dei denunciati.
Nell’ex deposito costiero dell’Italiana Petroli, area di pertinenza dell’Eni oggetto di una messa in sicurezza autorizzata dagli enti preposti, era stata rilevata contaminazione da idrocarburi e successivamente erano state riscontrate fibre di amianto. Secondo i militari del NOE, però, la rimozione del silicato nocivo non è stata eseguita secondo i parametri ambientali.
E’ stata sequestrata una parte di cantiere di circa 6 mila metri quadri e una una vasca di circa 2 mila metri contenente 1.200 metri cubi di terre contaminate da idrocarburi misti ad amianto, per un valore complessivo di circa 300.000 euro. La Provincia di Savona rivaluterà la pratica amministrativa dell’intervento di trasformazione e recupero dell’area.