Provincia. “Lo psicodramma del consiglio provinciale”. Questa la definizione data dai gruppi consiliari di centro destra al consiglio provinciale del 30 ottobre, che di fatto ha sancito la fine del mandato politico e amministrativo della giunta guidata da Marco Bertolotto.
“Pensavamo di aver visto di tutto in politica, invece abbiamo toccato con mano che al peggio non esiste limite”, affermano in una nota i capi gruppo consiglieri Livio Bracco, F.I., Rosavio Bellasio, Gruppo Bellasio, Roberto Nicolick, Gruppo Misto ed Eugenio Maineri A.N., che aggiungono: “La seduta del consiglio provinciale del 30 ottobre rimarrà negli annali della vergogna e dello squallore: il Presidente, oramai uscente si è tolto parecchi macigni dallo stomaco, spogliando una maggioranza, di sinistra, di tutti i veli e di tutti i tendaggi che coprivano la realtà e che creavano tutta una serie di illusioni metafisiche”.
“Con la sua lunga requisitoria, Bertolotto ha avuto uno slancio di coraggio e di sincerità, e a nostro parere ne e’ uscito ,dal punto di vista umano, ingigantito”.
“La maggioranza – prosegue il comunicato -, già da mesi deteriorata e disconnessa nelle sue componenti, all’opposto, ne e’ uscita totalmente distrutta e, ciò che più conta, priva di totale credibilità di fronte all’elettorato della provincia di Savona, impegnandosi in un auto-cannibalismo feroce e cruento”.
“La sinistra, il PD, Rifondazione, Comunisti Italiani, gli stessi oscillanti Socialisti, gli ex amici del Presidente hanno messo la pietra tombale non solo su di una negativa e fallimentare amministrazione provinciale, ma anche sulla prossima campagna elettorale che affronteranno con gravissimo svantaggio, senza la più elementare credibilità politica ed anche umana”.
“Unica soluzione: già da noi detta e ripetuta, tutti a casa…”, conclude la nota.