Cronaca

Carceri: cambia quantità e qualità dei detenuti

Regione. Sovraffollamento, azzeramento degli effetti dell’indulto, alta incidenza di detenuti stranieri, necessità di interventi sul piano organizzativo e metodologico. E’ questo il quadro della situazione delle carceri in Liguria emerso dall’annuale festa della Polizia Penitenziaria che si è svolta stamani al Palazzo Ducale di Genova.

“Il sovraffollamento – ha spiegato il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria, Giovanni Salamone – è ormai un dato accertato, comparabile al 31 luglio 2006, ed il trend è in crescita. Inoltre c’é una forte presenza di immigrati, il 57% dell’intera popolazione carceraria ligure, con tutte le complicazioni che questo comporta, anche sotto l’aspetto della comunicazione”. I problemi delle carceri sono, secondo Salamone, “legati alla quantità ma anche alla qualità dei detenuti”.

“Abbiamo – ha spiegato – una grande mole di detenuti anche portatori di disagi di natura psicologica che impegnano ancora di più sotto l’aspetto qualitativo l’attività del poliziotto penitenziario di oggi”. Le soluzioni che da più parti vengono prospettate, ad esempio il braccialetto elettronico, vengono giudicate da Salamone “non a portata di mano”.

“Bisogna trovare soluzioni – ha concluso il provveditore ligure – sotto l’aspetto della riorganizzazione e del metodo e nel cambiamento tra Stato custode e persona custodita. Tendenzialmente siamo abituati a vivere la persona custodita come una persona minore che dobbiamo accudire, invece deve essere sempre più responsabile e responsabilizzata e dobbiamo fare un lavoro diverso, modulato in tempi diversi per garantire la sicurezza ma anche un clima sempre più costruttivo e coinvolgente”.