Processo per direttissima

Lite nella zona T1 di Ceriale, torna libero il 25enne arrestato per lesioni e resistenza

Il giovane in aula ha spiegato di essere stato aggredito e di essersi difeso

Aggressione Ceriale Armi

Ceriale. E’ stato processato per direttissima in tribunale questa mattina il venticinquenne marocchino, E.M.A., di Borghetto, arrestato a Ceriale dopo una lite con un connazionale nella zona del T1. Il giovane, che doveva rispondere di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, in aula ha dato la sua versione dei fatti.

In particolare ha chiarito di non aver aggredito l’altro marocchino, ma di essersi difeso dopo essere stato aggredito. Quanto all’accusa di resistenza, E.M.A. ha spiegato di aver reagito spintonando quando si è sentito afferrare da dietro, ma di non essersi accorto che fosse un agente della polizia municipale (una versione che sarebbe stata confermata anche dal vigile che lo ha arrestato).

Dopo averlo ascoltato il giudice Francesco Giannone ha convalidato l’arresto ma ha rimesso il venticinquenne in libertà senza nessuna misura. Vista la richiesta di termini a difesa dell’avvocato Gian Maria Gandolfo, legale dell’imputato, il processo è stato rinviato al prossimo 18 giugno.

Aggressione Ceriale Armi

Ad arrestare il giovane erano stati gli agenti della polizia locale che li avevano sorpresi a litigare per ragioni ancora da accertare. Ad allertarli era stato il titolare di un capannone che si era accorto della discussione tra i due durante la quale c’era stato anche un lancio di pietre.

Entrambi i marocchini erano stati soccorsi dalle ambulanze della Croce Bianca di Albenga e, scortati dagli uomini della polizia locale, erano stati portati all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure in codice giallo. Nelle prossime ore E.M.A. formalizzerà anche una querela contro il suo “rivale” per le lesioni subite.

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