Episodio movimentato

Aggredirono un automobilista per rapinarlo a Savona: patteggiano tre trans brasiliani

L'episodio era avvenuto in corso Vittorio Veneto, la vittima si era fermata perché credeva che una donna avesse bisogno di aiuto e poi era scattata l'aggressione

tribunale savona

Savona. Il 10 agosto dello scorso anno un uomo era stato aggredito in piena notte da tre transessuali brasiliani che avevano tentato di rapinarlo nel quartiere delle Fornaci di Savona, nella zona di corso Vittorio Veneto. Una vicenda per la quale gli stranieri, di 23, 28, 35 anni, erano finiti in manette e questa mattina hanno patteggiato due anni e 8 mesi di reclusione e 1200 euro di multa davanti al gip Alessia Ceccardi.

L’episodio era avvenuto intorno alle 2 di notte: la vittima stava percorrendo in auto corso Vittorio Veneto quando aveva visto quella che, sulle prime, gli sembrava una donna, intenta a sbracciare come se volesse chiedere aiuto, un passaggio o un’informazione. Per questo l’uomo si era fermato per capire di che cosa avesse bisogno quella sconosciuta e all’improvviso, dal buio, si erano avvicinati altri due transessuali ed era scattata l’aggressione a scopo di rapina. I tre transessuali, infatti, come hanno ricostruito gli agenti della squadra mobile sono saliti sulla vettura e si sono avventati sul conducente.

La vittima è stata colpita con manate, schiaffi e spintoni per portargli via il portafogli, ma ha reagito urlando tanto che il trambusto ha svegliato anche alcuni abitanti della zona. A quel punto i tre transessuali (due dei quali sono ai domiciliari e uno in carcere) sono stati costretti a scappare, ma non sono riusciti a far perdere le loro tracce perché il giorno successivo all’aggressione sono stati rintracciati dalla polizia e fermati con l’accusa di concorso in tentata rapina.

L’automobilista aggredito era dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del San Paolo per alcune contusioni e, dopo essere stato medicato, era stato dimesso con una prognosi di quindici giorni.

Secondo quanto ricostruito dalla polizia, i tre brasiliani avevano affittato una casa in città dove ricevevano i clienti.

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