Contestazioni

Caccia e pesca, le associazioni ambientaliste: “Il Governo impugna parti della legge regionale della Liguria”

Ecco i punti contestati della legge regionale

caccia

Liguria. “Il governo impugna parti della legge regionale della Liguria su caccia e pesca”. Lo rendono noto le sezioni liguri della Lega per l’Abolizione della Caccia e del Wwf.

“Nella seduta del consiglio dei ministri di ieri – spiegano le associazioni – il governo, anche a seguito di un esposto delle associazioni Lac, Wwf, Lav, Lipu ed Enpa, ha anche impugnato presso la Corte Costituzionale due articoli della legge regionale della Liguria numero 29 del 27 dicembre scorso, il cosiddetto ‘Collegato alla legge regionale di stabilità 2019’”.

“Questi i punti contestati della legge regionale, che ora andranno al vaglio della Consulta: l’inserimento della previsione di giornate aggiuntive settimanali di caccia ai migratori nei mesi di ottobre e novembre, stabilito con legge come prassi, anziché vagliato di anno in anno con atto amministrativo (il cosiddetto ‘calendario venatorio’), che in pratica è una eccezione (cinque giornate di caccia alla settimana ai migratori, anziché tre) che per per legge si vorrebbe far diventare regola stabile; la possibilità di immettere nei corsi d’ acqua specie ittiche esotiche”.

“Si tratta della quarta disposizione in materia di caccia e fauna selvatica attualmente in attesa del giudizio della Corte Costituzionale; in precedenza erano state impugnate altre disposizioni della Regione Liguria (su ricorso del governo o dopo ordinanza del Tar di trasmissione degli atti) in materia di imbalsamazione di specie protette, di caccia ai migratori per mezz’ora dopo il tramonto, o sull’elusione dell’obbligo di l’immediata annotazione dei selvatici abbattuti sul tesserino venatorio regionale”.

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