Profughi in arrivo?

Lavori all’ex caserma “Piave” di Albenga, mozione dei consiglieri leghisti Guarnieri e Porro

caserma piave

Albenga. “Da circa un mese, il corpo di fabbrica prospiciente via Tiziano accesso principale alla caserma Piave è oggetto di interventi edilizi di manutenzione, sostituzione infissi, pulizia radicale e in ultimo di installazione di ben due antenne per captazioni di segnali radiotelevisivi”. Lo scrivono nella mozione presentata al sindaco Cangiano i consiglieri comunali della Lega Nord Rosy Guarnieri e Cristina Porro.

“Tutto ciò fa presupporre che la stessa sia prossima a essere occupata. Lo Stato, incapace di gestire l’emergenza immigrati che quotidianamente sbarcano sulle coste italiane, ma che di fatto pochi sono i profughi riconosciuti e tanti i clandestini, è alla ricerca spasmodica di strutture in cui alloggiare i clandestini”.

“Essendo a conoscenza che tale struttura è di proprietà della Cassa Depositi e Prestiti, quindi a disposizione dello Stato”, proseguono gli esponenti della Lega Nord. “Ritenendo che nonostante le nostre molteplici segnalazioni di interventi manutentori in corso all’interno di detta struttura, gli stessi siano andati avanti per giungere al completamento senza che l’amministrazione ne curasse una verifica”.

“Avendo il profondo sospetto che Albenga potrebbe svegliarsi con la sorpresa di inquilini all’interno della stessa, le cui dimensioni potrebbero alloggiarne un considerevole numero producendo di fatto gravi problemi di ordine pubblico già oggi poco gestito è gestibile”.

“Un sopralluogo immediato da parte degli uffici competenti e della Polizia della Tutela del Territorio, congiuntamente al sindaco e agli scriventi”, nonché “lo stato urbanistico attuale della struttura necessita della presentazione e approvazione di uno SUA e progetto esecutivo di realizzazione di edifici residenziali”. Le due Consigliere comunali del Carroccio chiedono anche “che il sindaco provveda ad emettere gli atti di competenza necessari ad impedire l’utilizzo di detta struttura a fini abitativi”.

“Si resta in attesa di comunicazione urgente di sopralluogo, diversamente le scriventi si riservano di porre un presidio fisso in sito, in collaborazione con la cittadinanza residente nel quartiere Vadino. Il presidente del Consiglio comunale è invitato a porre in discussione la presente mozione nella prossima seduta” conclude il documento firmato Guarnieri e Porro.

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